sabato 30 aprile 2016

Un libro proibito o che è stato messo al bando in passato --> Fahrenheit 451, Ray Bradbury


Girovagando su internet, ho notato che tutto il mondo ha letto o stava leggendo questo libro. Tutti, tranne me. Quindi non potevo farmi sfuggire quest'occasione e ho inserito questa lettura nella sfida letteraria di quest'anno.
Fahrenheit 451 è un romanzo di fantascienza e, inizialmente, era noto come racconto breve, diventando solo successivamente un romanzo che venne pubblicato nel 1953. Il titolo si riferisce è alla temperatura che lo scrittore riteneva esatta per bruciare la carta.

Il libro, diviso in 3 parti, è ambientato in un futuro dispotico, posteriore al 1960. Gli abitanti della società descritta non potevano possedere libri, perché era considerato un reato. Per tenere sotto controllo questa legge, è stata istituita un'associazione dei vigili del fuoco che ha il compito di bruciare ogni libro che riesce a trovare.
Il protagonista, infatti, è il pompiere Guy Montag. Fin dall'inizio si capisce quanto lui ami il suo lavoro, perché dice:

"Era una gioia appiccare il fuoco.
Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla solida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo."

Un giorno, mentre sta tornando a casa dopo una giornata di lavoro, incontra una ragazza di nome Clarisse. Guy viene colpito dal suo atteggiamento un po' bizzarro e proverà subito una grande simpatia verso di lei. Incontro dopo incontro, tutte le certezze di Montag vengono messe in discussione, facendo nascere in lui un senso di ribellione che si intensifica dopo la scomparsa della ragazza. 
Inizia a commettere un errore dopo l'altro nel campo lavorativo e questo porterà ad un cambiamento radicale nella sua vita e niente tornerà mai più come prima.


Quello che mi ha colpito di più di questo libro è come venga data una visione completamente opposta della società, dove l'unico mass media che può dare notizie è la televisione e i libri sono proibiti. Ma questo non ferma le persone che i libri li hanno amati in precedenza e li amano ancora, e sono disposti a mettere la propria vita in pericolo pur di non rinunciare alla lettura. Questo sentimento è molto forte e Bradbury riesce a descriverlo con una scrittura coinvolgente, in grado di tenere il lettore incollato alle pagine. É una scrittura anche molto serrata, perché i fatti si svolgono nell'arco di qualche settimana, ma vengono interrotti da delle lunghe descrizioni sulla società che danno un quadro generale, rallentando però la narrazione.  
Se cercate un libro fantastico, breve, ambientato in una società dispotica e che descriva l'amore per la lettura in modo totalmente inaspettato, questo è il libro che fa per voi. 

Stelle: 3/5
Totale libri letti: 22

Buona lettura!

venerdì 29 aprile 2016

Un libro in cui l'assassino non è il maggiordomo --> Assassinio sull'Orient-Express, Agatha Christie


Secondo libro di quest'anno della Christie per me e, ancora una volta, non mi ha deluso per niente. Andando avanti così potrebbe facilmente diventare una delle mie scrittrici preferite.

La vicenda di Assasinio sull'Orient-Express è ambientata ad Instabul, sul treno dell'Orient-Express, da cui prende il nomo il libro.
Il protagonista è il famoso detective creato dalla penna di Agatha Christie, Hercule Poirot. Forse è anche per questo motivo che è considerato uno dei suoi romanzi più famosi.
Mentre il treno è fermo per colpa di una tempesta di neve, il detective Poirot si trova ad indagare su un omicidio accaduto qualche ora prima sul treno stesso. Il defunto è Samuel Edward Ratchett, un ricco americano che si trovava sul treno per affari. L'assassino si trova tra i passeggeri e/o il personale della carrozza Atene-Parigi, cioè la carrozza dove viaggiava il signor Ratchett.
Il protagonista inizierà una serie di interrogatori che lo porteranno ad approfondire i vari indizi trovati precedentemente e a scoprirne dei nuovi.
Il caso non è per niente semplice da risolvere, ma Hercule Poirot riuscirà nel suo intento.


Il genio di Agatha Christie viene nuovamente evidenziato e sottolinato tramite questo fantastico giallo.
Nonostante la brevità di questo romanzo, la scrittrice lo rende pieno di colpi di scena inaspettati e non scontati. La scrittura è ricca di dettagli, ma allo stesso tempo è molto scorrevole e facile da leggere. I capitoli dei quali è composto il libro, vengono suddivisi in base ai vari interrogatori. Questa tecnica rende più semplice per il lettore la conoscenza e l'individuazione dei vari sospettati e personaggi presenti nel libro, creando un filo logico.
L'effetto sorpresa che è presente alla fine lascia il lettore sottosopra, ma contemporaneamente soddisfatto, soprattutto perché non ci si aspetta per niente una finale del genere.
Ho amato molto questo romanzo e sono curiosa di leggere altre opere di questa scrittrice favolosa.
Se cercate un libro giallo breve, facile da leggere ma che non deludi sotto ogni aspetto, questo è il libro che fa per voi.

Stelle: 5/5
Totale libri letti: 21

Buona lettura!



martedì 26 aprile 2016

Un libro che ti fa venire voglia di essere l'eroe --> Il bambino con il pigiama a righe, John Boyne


Volevo leggere Il bambino con il pigiama a righe sin da quando ho visto il film, anche perché di solito amo i libri dove viene trattato l'argomento del nazismo, però questo mi ha lasciato perplessa. 

Il libro è ambientato in Germania durante la seconda guerra mondiale, mentre venivano creati i primi campi di concentramento. 
Il protagonista è un bambino tedesco di 9 anni, Bruno, al quale viene stravolta la vita. A causa del lavoro del padre, che è un'importante ufficiale del Führer, la sua famiglia deve trasferirsi da Berlino ad Auschwitz. Il protagonista non è per niente entusiasta di questo cambiamento, soprattutto visto che lui non è conoscenza di cosa sta succedendo. 
Un giorno, dalla finestra della sua camera, il bambino vede che vicino alla sua nuova casa c'è un campo dove lavorano delle persone e allora decide di andare in esplorazione. Quando arriva vicino al campo, che è circondato da del filo spinato, incontra un bambino, Shmuel, che si trova dall'altra parte della recinzione. Il bambino ha la sua stessa età e, nonostante sia ebreo, i due stringono una forte amicizia e Bruno, per la prima volta da quando si è trasferito, è veramente felice. 
I due si incontrano sempre nello stesso posto per circa un anno, ma loro amicizia viene messa alla prova dagli avvenimenti che li circondano e niente andrà come loro si aspettano. 


Pagina dopo pagina, questo libro mi ha lasciato sempre con più rabbia e stupore. Volevo leggerlo per sentirmi un'eroina, ma non è stato così. Il romanzo ha, secondo la mia opinione, tantissimi aspetti negativi ed è assente un vero e proprio significato nascosto. Molto probabilmente, non riuscirò a dare un'opinione del tutto chiara.
L'autore voleva descrivere non solo lo sterminio che si stava verificando in quel periodo, ma anche un'amicizia profonda che non era destinata a nascere. Questi concetti potenti sono stati scritti in un modo trasandato, usando un linguaggio troppo semplice e ripetitivo
Iniziamo con il prendere in considerazione Bruno, il bambino protagonista. La sua ignoranza è stata resa in modo esagerato ed è infondata per un bambino tedesco di 9 anni. Infatti, in quel periodo esisteva tantissima propaganda e sembra impossibile che lui non sapesse nulla di ciò che stesse succedendo in Germania, arrivando addirittura a usare termini come Furio al posto di Führer e Auscit al posto di Auschwitz. 
I buchi nella narrazione sono numerosi. È, inoltre, impossibile che Bruno e Shmuel siano riusciti ad incontrarsi per così tanto tempo senza che nessuna guardia se ne accorgesse. 
Infine, il linguaggio usato non ha fatto altro che enfatizzare l'odio tra gli ebrei e i nazisti e nemmeno l'innocenza di due bambini è riuscita a prevalere. 
Questo è uno dei pochi casi in cui ho preferito la versione cinematografica al libro. 
Se cercate un libro dove viene data una versione leggermente diversa della Shoah, questo libro è perfetto per voi. 

Stelle: 2/5
Totale libri letti: 20

Buona lettura!

venerdì 22 aprile 2016

Una tragedia di Shakespeare --> Amleto


Questo è la terza opera che recensisco di William Shakespeare quest'anno, perché ho deciso di dedicargli uno spazio abbastanza grande nelle mie letture. Non avendolo mai letto, mi sentivo come se stessi perdendo qualcosa e questo è stato un modo per riempire i "buchi" letterari che, molto probabilmente, avevo.

La vicenda è ambientata in Danimarca e tratta principalmente il tema della vendetta.
Tutto inizia con la comparsa di uno spettro che avviene da alcuni giorni. Orazio, l'amico del principe Amleto, è il primo ad accorgersi della somiglianza tra lo spetto e il sovrano deceduto due mesi prima.
È questo spettro che comunicherà al protagonista che è stato ucciso dal fratello Claudio, il quale ha usurpato il trono e sposato la regina vedova.
D'ora in poi Amleto inizierà a meditare vendetta e ritiene che il modo di ottenerla è facendosi credere pazzo. Tutti iniziano a preoccuparsi per il principe e cercano di fare qualsiasi cosa per aiutarlo, assumendo anche una compagnia di attoria per rallegrarlo. Amleto poi si allea con questa compagnia per rappresentare una scena dove viene descritto un omicidio simile a quello commesso dall'attuale re di Danimarca. Quest'ultimo interrompe la rappresentazione e questa è la prova della sua colpevolezza che aspettava Amleto.
La tragedia continua, ma i piani del principe non vanno come da lui programmati.


Questa è un'altra opera di Shakespeare nella quale non si può notare con estrema chiarezza la sua abilità. Oltre ad essere la sua opera più lunga è anche quella nella quale ha raggiunto un elevato livello, in quanto i suoi dialoghi hanno un significato molto più intenso.
Amleto ha una fama che lo precede e tutti sono a conoscenza di una delle frasi più celebri di quest'opera:

"Essere o non essere, questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell'oltraggiosa fortuna 
o prendere le armi contro un mare di affanni 
e, contrastandoli, porre loro fine."

Una delle mie scene preferite è quella della rappresentazione teatrale nell'Atto III. Ho amato come sia riuscito a narrare una rappresentazione dentro una rappresentazione e come questi due mondi si fondino come uno solo, continuando in una linea narrativa unica.
Nonostante molti aspetti positivi, stilistici e non. di quest'opera, io non l'ho apprezzata particolarmente, soprattutto per via della figura di Amleto.
Ho trovato il protagonista troppo avventato, insicuro ed egoista. Ha posto i sui obiettivi e il suo benessere prima di tutto e tutti, non curandosi minimamente delle conseguenze. Inoltre avrebbe potuto avere questa tanto agognata vendetta verso Claudio andando direttamente nella sua stanza e uccidendolo, senza dover pianificare ogni minimo dettaglio che poi ha portato al sacrificio di innumerevoli vite. Ha esagerato in qualsiasi atteggiamento da lui compiuto, forse perché io l'ho visto come un codardo. Tutto ciò che gli è capitato è stato creato da lui stesso, perché ha plasmato il suo destino.
Anche se la mia recensione questa volta non è positiva, penso che sia inevitabile non affermare che è uno degli esempi più chiari del talento di Shakespeare e un pezzo iconico della letteratura britannica.
Se cercate una tragedia che raggiunge dei limiti inverosimili ma che è scritta a regola d'arte, questo è il libro per voi.

Stelle: 2/5
Totale libri letti: 19

Buona lettura!



mercoledì 20 aprile 2016

Un libro scritto da una donna --> Io prima di te, Jojo Moyes



Inizialmente questo libro non faceva parte delle mie letture di quest'anno e della mia sfida letteraria. Ho deciso comunque di rinunciare ad un altro libro e di aggiungere questo per tre motivi:
- ho visto centinaia di foto di questo libro, ovunque;
- ho visto il trailer e mi ha intrigato:
- amo le storie strappalacrime e non potevo lasciarmelo sfuggire.

Il libro parla di Louisa Clarke, una ragazza di 26 anni che si trova impovvisamente disoccupata. Lou è molto intelligente, è a conoscenza di innumerevoli cose e la sua vita è sempre programmati e, si potrebbe dire, quasi monotona.
Tutte le sue certezze e la sua quotidianità vengono messe alla prova quando accetta di lavorare per il trentacinquenne Will Traynor, un uomo che è rimasto paralizzato dopo un grave incidente e che ha tentato il suicidio da poco. Will ha vissuto la sua vita appieno fino all'incidente ed è a conoscenza che tutto può cambiare da un momento all'altro.
Nessuno dei due sembra apprezzare l'altro all'inizio, essendo due persone molto diverse, ma in realtà non sanno ancora come il loro incontro cambierà le vite di entrambi radicalmente eper sempre.


Se cercavo una storia strappalacrime, di certo questa non mi ha deluso.
Ho amato il processo di crescita ineriore dei personaggi e la loro evoluzione. Lo scrittore è riuscito ad affrontare dei temi non per niente semplici, come quelli del libero arbitio e del suicidio, non entrando nel banale o nel superficiale. Ha cercato di mostrare sempre vari punti di vista e non solo quelli dei protagonisti e forse è proprio questo che rende il libro interessante. Tutti infatti, indipendentemente da ciò che pensano su varie questioni, possono immedesimarsi in uno dei personaggi della vicenda e vivere la storia in prima persona.
Se cercate un libro che vi faccia piangere e che metta alla prova le vostre opinioni, questo è il libro per voi.

Stelle: 5/5
Totale libri letti: 18

Buona lettura!

lunedì 18 aprile 2016

Un'opera --> Romeo e Giulietta, William Shakespeare



Romeo e Giulietta è l'opera più famosa di William Shakespeare.
Penso che tutti siano a conoscenza della trama, ma forse non tutti l'hanno letto per la sua interezza. Io ammetto che faccio parte di questa seconda categoria di persone. Ho letto vari estratti durante la mia carriera scolastica e ho studiato nel dettaglio la trama, ma non lo avevo mai veramente letto.

La tragedia è ambientata a Verona e narra dell'amore tra due giovani, Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti. Questo amore è destinato a finire in tragedia, perché è contrastato dall'odio reciproco che provano le due famiglie.
I due ragazzi devono affrontare vari ostacoli per riuscire a stare insieme, ma tutto ciò che faranno sarà invano. La storia finisce con il loro suicidio, che porrà pace fra le due famiglie per sempre.


L'abilità di Shakespeare nell'uso del linguaggio è molto elevata e Romeo e Giulietta è la prova più lampante del suo talento.
Il tema principale è la tragedia dell'amore. Shakespeare non si limita a però ad usare un linguaggio ben strutturato e pianificato, ma è stato in grado di unire a tutto ciò anche un linguaggio religioso, che ha un ruolo importate per tutta la durata della vicenda.
Viene descritto un amore puro, giovane e senza condizioni, dove anche il rapporto carnale passa in secondo piano. È un amore quasi platonico e molto romantico. I due sono disposti a rinunciare a tutto, persino al proprio nome, pur di stare insieme. Infatti una delle citazioni più famose è:

"O Romeo, Romeo! perché sei Romeo? 
rinnega il padre tuo e rifiuta il tuo proprio nome. 
Ovvero, se proprio non vuoi, fa soltanto di legarmi a te 
con un giuramento d'amore, e io non sarò più una Capuleti."

Sono a conoscenza che il pensiero di molte persone è "se Romeo e Giulietta avessero detto subito ai genitori che si amavano, si sarebbero risparmiate molte vite e loro sarebbero vivi e insieme", ma non so se sia giusto applicarlo a quest'opera. 
Bisogna ricordare che la vicenda è ambientata in un'epoca in cui i genitori, molto probabilmente, se fossero venuti a conoscenza del loro amore, avrebbero fatto di tutto per separarli e, visto che nessuno dei due poteva vivere senza l'altro, questo avrebbe portato comunque alla loro morte prematura.
Vi consiglio di leggere questa tragedia, a prescindere dai vostri generi preferiti, perché il talento di William Shakespeare deve essere sempre riconosciuto. 

Stelle: 5/5
Totale libri letti: 17

Buona lettura!


sabato 16 aprile 2016

Un libro ambientato in estate --> Sogno d'una notte di mezza estate, William Shakespeare


Sogno d'una notte di mezza estate è sicuramente una delle commedie più famose e più brevi di William Shakespeare.

L'opera, ambientata ad Atene, racconta dell'imminente matrimonio tra Teseo e Ippolita. Questo non è l'unico avvenimento sul quale si concentra le vicenda, nonostante sia il principale e attorno al quale girano tutti gli altri.
Altri protagonisti sono Lisandro e Demetrio, che sono entrambi innamorati di Ermia, la quale ama solo il primo. Il padre di Ernia però vuole che lei vada in sposa a Demetrio e allora i due giovani innamorati, Ernia e Lisandro, scappano nei boschi. I due vengono seguiti da Demetrio stesso e da Elena, l'amica di Ernia che prova un amore non corrisposto per Demetrio.
Un'altra storia che viene raccontata è quella tra Oberon, re degli elfi, e Titania, regina delle fate.
Intanto una compagnia, formata da dei lavoratori, si impegna per rappresentare la storia di Piramo e Tisbe durante il matrimonio.
Tutte questi avvenimenti si intrecciano, dando vita a scene che hanno dell'inverosimile.

Ho apprezzato come Shakespeare abbia fuso l'amore e l'inganno e il mondo mortale e quello delle fiabe. Tutto sembra amplificato e ciò viene sottolineato dai vari intrighi e sortilegi che vengono fatti durante la vicenda.
All'inizio ho avuto qualche difficoltà a capire i vari intrecci creati nella storia, ma sono proprio questi che rendono ogni personaggio importante per la comprensione degli avvenimenti.
Io sono dell'idea che i libri di Shakespeare dovrebbero essere letti per ampliare il proprio bagaglio culturale.
Quindi se cercate un'opera intrigante e misteriosa, questo è il libro che fa per voi.

Stelle: 5/5
Totale libri letti: 16

Buona lettura!